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La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

martedì 10 marzo 2009

DDV - Impegno, tenacia e passione non devono mai mancare

Prima la (mezza) carota, poi il bastone. I Della Valle si sono divisi i compiti, come il poliziotto buono e quello cattivo. Se infatti domenica il presidente, Andrea, pur non nascondendo la delusione per il ko con il Palermo aveva cercato di ostentare ottimismo («Niente drammi, supereremo il momento difficile »), ieri mattina il patron, Diego Della Valle, intervenuto a «La Politica nel Pallone su Gr Parlamento» non ha usato mezzi termini. Un vero j'accuse nei confronti dei giocatori, chiamati a tirare fuori il «cuore», a «correre invece che passeggiare», a non dimenticare mai «che sono uomini fortunati» e che «è ora di capire cosa vogliono fare da grandi» perchè «impegno, passione e tenacia sono valori che non devono mai mancare». Un Della Valle a 360˚ che ha rassicurato i tifosi sulla posizione di Prandelli, lanciato un messaggio alla politica sportiva sul contenimento dei costi e alla politica fiorentina sulla necessità della cittadella viola. Non parla spesso Diego Della Valle, ma quando lo fa, lascia il segno.Serve cuore «La mia famiglia è entrata nel calcio anche per vedere trasposti in campo alcuni valori: l'impegno, la passione, la tenacia. Non voglio più vedere un'altra partita simile: nessun dramma, perchè si può anche perdere, ma nessuna disattenzione. Non è tollerabile giocare senza cuore. Come tifoso voglio capire cosa vogliono fare questi giocatori da grandi: ma lo voglio capire in un paio di settimane». E da tifoso capisce i fischi di domenica: «Ci stanno, eccome. Vanno prese in modo positivo le proteste sane della tifoseria civile».Ragazzi, sveglia «La posizione in classifica è buona, migliore rispetto a quello che la squadra sta esprimendo ora. Ci sono momenti in cui le squadre girano, altri in cui non girano. La squadra tornerá a fare buone cose, ma non voglio più assistere a partite in cui si dorme e non si gioca. I calciatori devono ricordarsi di essere molto fortunati a fare questo mestiere e a guadagnare tanti soldi. Vediamo cosa accade nelle prossime due-tre partite: ci sono obblighi precisi nei confronti della società e della tifoseria ». Niente distinzioni, nemmeno per Mutu e Gilardino, «due ragazzi di primissimo ordine che hanno numeri che stanno dalla loro parte, vorrei però vedere in campo più corsa e meno passeggiate».Cesare non si discute «Prandelli resterà con noi perchè abbiamo deciso di portare avanti questo percorso insieme. Il suo sfogo? Si riferiva a piccole cose locali, che considerava piccole azioni di disturbo e non vero tifo. Pensiamo a giocare bene a calcio e a vincere le partite». L'obiettivo è la qualificazione in Champions: «C'è la voglia di migliorarsi. Le eliminazioni in Champions e in coppa Uefa bruciano. Fin qui abbiamo detto di aver pagato la mancanza d'esperienza, d'ora in poi non potremo più dirlo. Se l'anno prossimo verremo eliminati sarà perchè non siamo stati bravi».Gli arbitri «Stanno facendo bene, se sbagliano è giusto rimarcarlo, ma nei giusti toni. La polemica è il sale del calcio, ma non bisogna mettere pressioni o diventare incivili» Abbassare i costi «Molti sponsor ridimensioneranno i loro budget, le spese per la pubblicitá. Prima o poi bisognerá parlare di abbassare i costi, bisogna parlare tra noi presidenti, dibatterne con Platini, trovando una soluzione non tra anni ma in qualche mese». In particolare sugli ingaggi: «Ci vuole un'intesa a livello europeo: bisognerá trovare la quadratura, perché queste certe cifre iperboliche non hanno nessun senso se pensiamo ai sacrifici che compiono i comuni appassionati. Se tutti i club sono d'accordo, i giocatori accetteranno i tagli e saranno anche più benvoluti dai tifosi» Sui diritti tv: «Bisogna agire nell'interesse di tutti i club. E bisogna valutare che qualche piccolo club non riceva più di quanto sia corretto».La cittadella viola «Non voglio parlare degli altri, ma per la Fiorentina è fondamentale lo stadio. C'è un progetto articolato che prevede anche un museo e un centro commerciale: si tratta di qualcosa in grado di sostenere una squadra che punta a traguardi importanti. Lo sviluppo di questo progetto determinerà tutto. Chi diventerá sindaco a Firenze, sa che avrá questo problema da risolvere e speriamo lo faccia subito».

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