LE NEWS


- LA LUNGA SOSTA
La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

sabato 31 gennaio 2009

IVANOVIC - storia di una trattativa difficile

Il fidanzamento fra Branislav Ivanovic e il calcio italiano è datato giugno 2004 quando il serbo, allora ventenne, perse la finale dell´europeo di categoria contro l´Italia. Molti osservatori nostrani annotarono il nome di questo centrale slavo di 188 centimetri per 84 chili sui propri taccuini, nonostante a cinque minuti dal termine perse il diretto avversario, Alberto Gilardino, che mise in rete il 3-0 definitivo. Da quel giorno l´Ofk Belgrado, che lo aveva appena prelevato dallo Srem (la squadra della cittadina di Sremska Mitrovica dove è nato, il 22 febbraio del 1984, e cresciuto) ricevette molte telefonate dal nostro Paese. Ma alla fine il fidanzamento non si è mai concretizzato e il matrimonio venne celebrato nell´estate del 2006 con la Lokomotiv Mosca, che se lo aggiudicò per un milione di euro. In quel momento Ivanovic aveva già debuttato con la nazionale maggiore serba. Nel campionato del suo Paese Ivanovic si alternava come difensore centrale e laterale di destra, addirittura in alcune occasioni veniva impiegato anche da centrocampista davanti alla difesa. In Russia il serbo si è invece specializzato da centrale adattandosi perfettamente anche grazie all´aiuto di un suo connazionale, Slavoljub Muslin, tecnico dei moscoviti nei primi mesi successivi all´arrivo di Ivanovic. Una figura importante questa, che il giocatore non ha trovato al Chelsea, quando al suo arrivo, nel gennaio 2008 per una cifra intorno ai 14 milioni di euro, ha faticato molto ad inserirsi, dovendo fronteggiare, fra l´altro, un brutto infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutto il finale della scorsa stagione. Fisicamente longilineo potente, molto forte di testa, sia in fase difensiva che offensiva, Ivanovic ama l'anticipo, che prova spesso, e uscire a testa alta dalla propria area palla al piede, cosa che cerca di fare ogni volta gli si presenti l´occasione, confidando molto nelle proprie capacità tecniche che sono discretamente buone e di cui, talvolta, abusa. Al Chelsea Ivanovic non si è inserito e, avendo davanti centrali del calibro di Terry, Carvalho e Alex, non è riuscito a trovar spazio, non catturando mai l´attenzione di Felipe Scolari. Anche il rapporto con i tifosi blues non è praticamente mai sbocciato, sfociando ben presto nell´indifferenza reciproca. Ivanovic a Londra fa vita piuttosto riservata: campo e casa, senza particolari concessioni al gossip o alla vita mondana in compagnia dei celebri compagni, predilige la maglia numero due, che alla Fiorentina indossa Kroldrup ed ha una predilezione per la cucina italiana, di cui a Firenze, rispetto a Mosca e Londra, potrà senz´altro assaggiare piatti più fedeli alla tradizione. Nella sua carriera ha vinto una coppa di Russia con la Lokomotiv e si è posto due obiettivi fondamentali: diventare uno dei difensori più forti del continente (nel 2007 è stato inserito dall´Uefa nell´Under 21 ideale della fase finale disputata in Olanda) e vincere uno scudetto. Poteva farlo col Chelsea ma, volendolo conquistare da protagonista, ha fatto la più coraggiosa delle scelte, accettare la corte della Fiorentina.

venerdì 30 gennaio 2009

GILARDINO - presto tornerò in goal

Oggi ad incontrare i giornalisti, subito prima del quotidiani allenamento, è toccato al bomber Alberto Gilardino. Queste le parole dell'attaccante viola: "La squadra c'è ed è estremamente determinata. Dopo le prestazioni postive con Milan e Juventus è arrivata la vittoria con il Napoli. Per quanto riguarda il mio goal annulato a Torino, direi che è ormai acqua passsata. Noi come squadra cercheremo di aiutare sempre di più la terna arbitrale sul campo. Il goal? Sono sereno, sto bene fisicamente e non sono preoccupato, le occasioni per segnare non mancheranno e poi In questo momento dobbiamo pensare a rimanere attaccati al quarto posto. Vogliamo fare più punti possibili da qui alla fine del campionato poi a fine anno tireremo le somme".

giovedì 29 gennaio 2009

CORVINO - Il nostro obiettivo non è la Champions

Il direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino è intervenuto stamani mattina al programma "Buongiorno Regione" su Rai Tre: "Abbiamo cambiato registro dopo un difficile inizio di 2009. Ci sono stati troppi errori, tutti a nostro sfavore. Alle volte si raggiungono gli obiettivi per pochi punti, spero solo che alla fine certi errori non siano determinanti, ma credo che continueremo a far bene. Ho sempre detto che il nostro obiettivo è quello di arrivare davanti alle squadre medio-grandi: in questi anni siamo arrivati due volte davanti al Milan e una davanti alla Roma. Quindi sappiamo bene che il nostro obiettivo non è la Champions, ma ce la giocheremo fino in fondo perchè anche questa volta sia lì, subito dietro le grandi. Ivanovic è un nostro obiettivo. Adesso il Chelsea lo ha tolto dal mercato visto l'infortunio di Carvalho. Siamo già forti, interverremo solo per acquistare giocatori che rientrando in un certo parametro possano farci fare il salto di qualità. Si, Ivanovic è un giocatore con queste caratteristiche. Ma al momento il Chelsea lo ha tolto dal mercato".

mercoledì 28 gennaio 2009

FIORENTINA 2 - NAPOLI 1 - I commenti dopo gara

Il «salvatore della patria», Riccardo Montolivo, analizza lucidamente la gara: «Questa è una grande vittoria, ottenuta con rabbia. Abbiamo giocato come con l’Udinese, col Napoli era un crocevia importante. Complimenti a tutti. Non abbiamo vissuto bene questi giorni, non ci sentiamo derubati ma qualcosa ci manca. Dopo Torino ci siamo sentiti amareggiati e arrabbiati». In prospettiva, Montolivo non si sbilancia ma mostra fiducia: «La zona Champions? Noi siamo lì, ragioniamo domenica dopo domenica e vediamo cosa succede. La mia esultanza? Ho fatto il segno del caffè, me l’ha consigliato un amico».
La vittoria più importante della stagione è arrivata al termine di una partita giocata così così dai viola. Ma ieri contava solo vincere. «Molto bene - ha detto il patròn Diego Della Valle - bene anche l’arbitraggio. Una vittoria che ci voleva».
Cesare Prandelli scampato il pericolo elogia la squadra: «Era una gara difficile, con tante tensioni. Siamo partiti bene con due opportunità, bravo Gianello a salvare la loro porta. La nostra bravura è stata quella di crederci sempre, non abbiamo perso la testa dopo il pareggio venuto in quella maniera. Siamo stati sempre in partita e determinati a ricercare una vittoria importante ». Ha fatto discutere la sostituzione di Jovetic, che l’allenatore spiega così: «Non è una bocciatura, giocando contro una difesa a tre doveva fare movimenti più profondi e ho preferito mettere Bonazzoli per avere un’arma in più. È stata una scelta dettata solamente dall’atteggiamento della loro linea difensiva ». Poi Prandelli torna ad elogiare la prestazione della squadra: «L’aspetto psicologico è determinante e a volte diventa dura dare sempre ottimismo ai giocatori. Siamo stati bravi ad entrare centralmente, bravissimo Montolivo. Zauri è stato uno dei migliori in campo da centrale di difesa. Questa vittoria pesa davvero molto. Siamo stati bravi a mantenere sempre l'atteggiamento di costruzione della manovra. Adesso voglio continuità nei risultati. Se ricerchi il risultato poi trovi anche il gioco, alle volte invece abbiamo fatto viceversa. Oggi abbiamo sempre cercato di costruire e alle volte la profondità ». Un accenno a Frey e al suo errore: «Gli errori nel calcio ci stanno, è chiaro che quando uno sbaglia dopo tanti anni diventa clamoroso. Ma poi ha salvato il risultato alla fine ».

martedì 27 gennaio 2009

PRANDELLI - pensiamo a giocare

Oggi, giorno di vigilia, a parlato Cesare Prandelli in sala stampa. L'allenatore viola presenta la partita contro il Napoli e cerca di gettare acqua sul fuoco riguardo agli avvenimenti arbitrali di Torino. Queste le sue parole: "Commentare quello che è successo non mi sembra opportuno. Sono un pò amareggiato e deluso, ma allo stesso tempo motivato. Dobbiamo continuare a giocare a calcio come nelle sfide contro Milan e Juventus. Voglio vedere dai miei ragazzi determinazione e voglia di fare risultato. Domani contro la squadra di Reja dobbiamo scendere in campo con il calore dei nostri tifosi ed unire le forze per superare le difficoltà. Dobbiamo affrontare il Napoli nella maniera giusta. Sarà una gara delicata".

IVANOVIC - conosciamolo meglio

Branislav Ivanovic, nuovo obiettivo di lusso per la difesa viola, è nato il 22 febbraio 1984 a Sremska Mitrovica, nella ex Jugoslavia. Il difensore centrale serbo milita attualmente tra le fila degli inglesi del Chelsea ed è inoltre uno dei pilastri del reparto arretrato della sua nazionale. Cresciuto nella squadra della sua città, lo Srem, Ivanovic debutta in prima squadra nel 2002 e vi rimane fino al gennaio 2004, quando viene ingaggiato dall'OFK Belgrado. Con la squadra della capitale serba disputa tre stagioni dove si fa notare per la sua duttilità tattica visto che riesce e giocare su ottimi livelli sia da difensore centrale, che da terzino nonostante la sua stazza. Talvolta il giovane Ivanovic viene addirittura impiegato come centrocampista di contenimento. Nel 2006 passa per la modica cifra di 1 milione di euro al Lokomotiv Mosca, squadra con la quale vince la Coppa di Russia nel 2007 e di cui diventa uno dei simboli, tanto da attirare l'interesse dei principali club europei quali Chelsea, Milan, Manchester United, Juventus e Inter. Nel gennaio 2008 si trasferisce proprio al Chelsea per una cifra pari a 12 milioni di euro. A Londra, tuttavia, nei primi sei mesi non scende mai in campo e al termine della stagione manifesta la volontà di essere ceduto. Il 24 settembre 2008, più di 8 mesi dopo il suo arrivo al Chelsea, Ivanovic ha disputato la prima partita con i Blues al Fratton Park contro il Portsmouth in Carling Cup (4-0). Ha invece esordito in Premier League il 5 ottobre 2008 a Stamford Bridge contro l'Aston Villa (2-0). Per quanto riguarda il capitolo nazionale, Ivanovic ha partecipato ai Campionati europei Under-21 2004, con la Nazionale di calcio della Serbia e Montenegro Under-21, arrivando in finale, ma perdendo contro l'Italia. Nell'edizione del 2006, la formazione slava è invece arrivata alle seminifinali della manifestazione. Ha partecipato anche ai Campionati europei Under-21 2007 con la Nazionale serba Under-21, con cui ha raggiunto la finale, persa contro l'Olanda. Ha debuttato in Nazionale maggiore l'8 giugno 2005 a Toronto in amichevole contro l'Italia (1-1). Ha realizzato la prima rete con la maglia della Serbia il 12 settembre 2007 all'88° minuto di Portogallo-Serbia, fissando il risultato sull'1-1.

lunedì 26 gennaio 2009

CORVINO - Squadra ottima

Stamani, sulle pagine del Corriere dello Sport Stadio è apparsa una bella intervista a Pantaleo Corvino, direttore sportivo che parla di mercato e non solo: "La squadra è ottima, la struttura base è stata costruita, e su questa si può lavorare per provare a vincere il terzo scudetto. Ovviamente, si tratta di un obiettivo molto difficile e non ho alcuna intenzione di illudere i tifosi. Ma loro devono sognare, i loro sogni ci danno forza. Lo voglio fare anche io, anche io so sognare". Sul suo rapporto con Prandelli, da sempre molto discusso: "Ormai c'è questa leggenda cittadina, secondo la quale io e lui non andiamo d'accordo. Niente di più falso, vi assicuro. Ovviamente ci confrontiamo e discutiamo, ma la stima reciproca è profonda e indiscutibile". Ovviamente non si può non parlare di mercato. Ecco cosa dice Corvino: "Il concetto è sempre lo stesso e deve essere molto chiaro a tutti. La Fiorentina non svende nessuno, non fa regali. Posso dire tranquillamente che sia Pazzini che Osvaldo hanno chiesto la cessione. Capisco le loro esigenze, ma ora dobbiamo valutare con calma, tranquillamente". Insomma, un Corvino tranquillo, sereno, deciso a portare avanti il suo lavoro secondo i progetti ed i piani stabiliti con Prandelli ed i Della Valle.

domenica 25 gennaio 2009

DELLA VALLE - Sono disgustato dagli arbitri

Saccani, la goccia. E il vaso viola trabocca. Venti minuti dopo i tre fischi, il presidente viola Andrea Della Valle chiama Sky. E' uno sfogo senza frontiere. «Scusate — parte —, non è mia abitudine: ma noi non ce la facciamo più». E porta in diretta la rabbia di una città che si sente ferita. «Intanto faccio un applauso ai miei giocatori — dice il presidente viola —, sono stati fantastici e questo dimostra che il nostro progetto è concreto e va avanti. Però sono indignato per quello che ho visto anche questa sera, perché sono varie partite che capita così. Avevamo chiesto attenzione arbitrale. Niente. Sono disgustato, siamo indignati: ci sono state situazioni nette che vedrebbe anche un bambino. Non si può continuare così, vogliamo una spiegazione: noi, i giocatori, la città. E' doverosa. Non ne possiamo veramente più. Non faremo iniziative particolari, ma lunedì pretendiamo una spiegazione da Collina sul perché sta succedendo tutto questo. Magari prenderemo certe decisioni, ma Collina, che è persona intelligente, ci spieghi pubblicamente queste cose eclatanti. Non è possibile che dopo Palermo ci succeda tutto questo, non me lo spiego: siamo tornati ai tempi cupi? Non so. Non si può essere colpiti così. La città merita una risposta. Pubblica». Silenzio e summit
E Prandelli? L'avete visto Prandelli? L'uomo razzo. Jovetic va giù e lui schizza su. Decolla. E' rabbia. Forse sfogata nel rientro verso gli spogliatoi. A fine gara il tecnico resta chiuso quasi un'ora nello stanzone coi giocatori: summit, per far sì che i ragazzi non perdano né autostima e né motivazioni. Nè l'uno e né gli altri parlano: è silenzio stampa polemico. Poi si vedrà. Lista nera
Nel pianeta viola c'è una lista degli errori/orrori. E parte proprio nella giornata successiva a quel gol di mano di Gilardino a Palermo. Nona giornata, Fiorentina-Inter: niente rigore per fallo in area di Burdisso su Pazzini. Decima giornata, Siena-Fiorentina: niente rigore quando Zuniga travolge Donadel. Quattordicesima, Roma-Fiorentina: rigore non dato per fallo di Juan su Gilardino e sulla spinta di Cassetti a Mutu. Diciottesima giornata, Fiorentina-Lecce: due gol dei pugliesi reputati in fuorigioco. Diciannovesima, Milan-Fiorentina: niente rigore per fallo di Favalli su Montolivo. Poi, ieri sera. «Non si può essere colpiti in maniera così, sono tre gol! Oggi quello non dato a Gilardino, due domeniche fa quelli in fuorigioco dati al Lecce. Mi auguro davvero che Collina ci spieghi questo atteggiamento che dura da varie partite, sono cose eclatanti. Non ne possiamo veramente più. La pazienza è arrivata a un limite, l'avevamo detto anche in settimana di avere più attenzione e buon senso: è naturale che tutto ciò avvenga in buona fede, ma la nostra città e la nostra squadra meritano rispetto, cosa che non sta avvenendo dal famoso gol di mano di Gilardino al Palermo. La mia squadra è stata costruita per lottare per i posti Champions, e non si può essere colpiti così duramente. Sono disgustato » fa Andrea Della Valle. E Firenze con lui. Tutta.

sabato 24 gennaio 2009

LA LETTERA DELLA "BANDIERA VIOLA"

Cara Fiorentina, arrivi a Torino forse nel momento meno adatto, dopo due sconfitte consecutive. Però ci può essere anche un risvolto positivo, potresti trovare un grande stimolo nella voglia di rifarti. Sarà una gara dura per entrambe le squadre perché ci saranno assenze pesanti. E speriamo che la mancanza di Mutu non si faccia sentire. Ha ragione Prandelli, il sogno sarebbe davvero che un giorno questa gara diventasse una sfida scudetto e non per Firenze la partita che dà il senso ad una stagione... Ma sono onesto, una partita normale al cento per cento, quantomeno per noi viola, non lo sarà mai proprio per quello che rappresenta. E io ne so qualcosa... Sulla panchina bianconera ci sarà un allenatore che stimo molto e conosco bene, Claudio Ranieri. Da dirigente della Fiorentina, con lui, ho vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Avevamo un bel rapporto professionale. Non ho mai avuto dubbi sul suo successo a Torino perché ha un aplomb che si attaglia perfettamente alle caratteristiche del club bianconero. Farò il tifo da casa mia a Firenze. Credo che Gilardino e Jovetic saranno controllati molto bene e allora uno come Montolivo, talento che mi piace moltissimo, potrebbe risolvere la gara con un tiro dalla distanza. Altrimenti anche Santana o Felipe potrebbero scegliere la stessa soluzione. - GIANCARLO ANTOGNONI

venerdì 23 gennaio 2009

PRANDELLI - una partita come le altre

Oggi il mister viola si è presentato in sala stampa per analizzare la partita: “ Affronteremo una grande squadra, ma abbiamo la giusta determinazione di ripetere la prestazione del Milan più convinti di far risultato. Frey sta bene e dovrebbe giocare. Ho ricevuto il premio come miglior allenatore, ma il prossimo premio dovrà essere un premio di squadra. Dovremo avere pazienza e così riusciremo a vincere qualcosa. Visto la partita difficilissima, la squadra dovrà cercare di dare il meglio di sè , soprattutto dal punto di vista della personalità. Considerando le assenze della Juve, non abbiamo nessun tipo di vantaggio, perché anche noi abbiamo qualche assenza vedi Mutu. Al di là di chi sarà in campo troveremo una grande squadra. Per quanto riguarda gli errori arbitrali non vogliamo lamentarci troppo. Non spetta a me rimarcare questa situazione, ma da dopo Palermo gli arbitri inconsciamente ci danno un po’ contro. Quando ci sono queste sfide le quote delle scommesse non vanno viste troppo. Dovremo iniziare a ragionare in maniera diversa, la partita con la Juve non è lo scudetto ma è una partita come tante altre. E’ una partita completamente diversa rispetto al Milan. E’ una squadra più aggressiva e molto più ordinata. Dovremo essere veloci . Gilardino inizierà ad avere un po’ di nervosismo visto l’assenza di gol. Ma per ora mi sembra sereno. Dainelli lo abbiamo recuperato, ma vista la lunga assenza dovrò valutare. Jovetic abbiamo analizzato con lui le partite giocate. Lui è un ragazzo molto giovane e avrà bisogno ancora di tempo. E’ un po’ affaticato ma dovrebbe recuperare per domani sera. Noi siamo una squadra che cerca di prendere la palla senza far brutti falli. Noi abbiamo Gilardino, Bonazzoli, Mutu e Jovetic ed il quinto elemento sarà un ragazzo della Primavera ma ancora è presto per scegliere”.

giovedì 22 gennaio 2009

MELO - Spero nell'arbitro

A parlare oggi in sala stampa è stato Felipe Melo. Queste le sue parole: "Contro il Lecce non giocammo bene e mi arrabbiai, contro il Milan la rabbia era contro l'arbitro. Quando sbaglia contro le grandi squadre succede di tutto, invece ancora una volta quando viene penalizzata la Fiorentina nessuno dice niente. Io protesto sempre, ma poi mi ammoniscono e l'arbitro mi dice di stare zitto. Maldini e Kakà potevano dire tutto e sembravano i fratelli dell'arbitro. Vincere contro la Juventus sarebbe bellissimo per noi e per i tifosi. I bianconeri sono più forti del Milan e per noi sarà dura. Ma giocando come contro i rossoneri, se l'arbitro fa bene il suo lavoro, possiamo vincere. Mancheranno tanti giocatori alla Juventus, chi giocherà farà comunque il suo dovere e in questo campionato lo hanno dimostrato. Al mio arrivo mi hanno detto che ci sono due campionati. Quello con la Juve è uno a parte e lo so io come lo sanno i miei compagni. Il coro della curva mi piace davvero molto. Pazzini ed Osvaldo sono bravi giocatori e brave persone, mi dispiace se ne siano andati, ma volevano giocare. Il calcio è questo. La Fiorentina va bene così, poi se arriva qualche campione ancora meglio. Io ho 4 anni di contratto e lavorerò per rispettarlo. Se altri mi vorranno dovranno passare dalla società e decideranno loro".

IL PUNTO SUL MERCATO

Almiron, Da Costa e Papa Waigo. Sono loro i prossimi tre giocatori che Corvino cercherà di sistemare in questo remunerativo mercato di gennaio. Partiamo dal centrocampista, che in questi mesi fiorentini non è mai riuscito ad esprimersi a livelli accettabili. Almiron negli ultimi giorni è stato al centro di una trattativa con il Bologna, che lo ha richiesto. Ma lui non è mai stato troppo convinto di questa eventualità. E allora ecco che ieri si è fatto sotto il Torino. La Fiorentina ha proposto alla società granata il giocatore, Foschi è apparso abbastanza interessato e pure il centrocampista potrebbe gradire la destinazione. Almiron ha infatti messo come primo desiderio, in questi giorni, quello di rimanere a Firenze. Però tra le sue opzioni c´è pure quella di un ritorno a Torino, per motivi personali. Quindi, alla fine, questa trattativa nei prossimi giorni potrebbe anche decollare. E chiudersi positivamente. L'unico ostacolo può essere rappresentato dalla Juventus, proprietaria del cartellino.Poi c´è Da Costa, per il quale il discorso si fa più complesso. Intanto perché la Fiorentina vorrebbe cederlo a titolo definitivo, al limite, ma proprio al limite, in comproprietà, mentre per ora sono arrivate richieste solo per il prestito. In Italia è stato proposto al Torino, mentre dall´estero non mancano le richieste. Dalla Francia si è mosso il Marsiglia, dalla Spagna il Betis, mentre dall´Inghilterra il Blackburn. E proprio la squadra inglese sembra essere quella in questo momento più agguerrita. Però sempre in prestito. Passiamo a Papa Waigo. Sul giocatore ci sono Lecce e Reggina, ma anche in questo caso si tratta di soluzioni in prestito. Ieri il direttore sportivo dei pugliesi, Angelozzi, ha dichiarato: «Papa Waigo? Non lo so, forse. Vedrò se c´è l´opportunità di prenderlo». Chiudiamo con Pasqual e Semioli. Qui la situazione è abbastanza ingarbugliata. Perché i due giocatori sono stati pagati molto dalla Fiorentina (circa 5,5 milioni il primo e quasi 7 il secondo) e dunque in questo momento ci sarebbe il forte rischio di compiere una minusvalenza. Attualmente riprendere quei soldi è molto difficile, se non impossibile. Per il primo l´unica strada percorribile, nel senso di una società che potesse permettersi di tirare fuori cifre del genere, era il Palermo, che però a sinistra si è sistemato con Savini. Quindi la porta potrebbe essere definitivamente chiusa. Semioli invece in questo momento non pare avere molto mercato.Infine nei giorni scorsi è circolata la voce di un interessamento della Fiorentina per il difensore centrale del Chelsea Ivanovic. Soluzione di difficile attuazione. Sul giocatore si è buttato il Manchester City, che può offrire molti più soldi della società viola. E inoltre Ivanovic ha un ingaggio da circa due milioni netti a stagione.

mercoledì 21 gennaio 2009

VARGAS - Potrei giocare con Pasqual

Ad incontrare i giornalisti oggi in sala stampa è stato Juan Manuel Vargas. Ecco le sue dichiarazioni: “Il fatto che siano andati via Pazzini e Osvaldo dispiace perchè sono dei grandi giocatori ma ognuno deve prendere la proprio strada, noi pensiamo alla partita di sabato perchè per noi è importante vincere. La sconfitta di Milano ci è dispiaciuta perchè abbiamo fatto una buona gara, sabato dobbiamo essere concentrati. Noi non ci aspettavamo due sconfitte, a Milano anche se eravamo concentrati loro hanno segnato subito ma poi noi abbiamo comunque continuato a giocare la nostra partita, purtroppo non abbiamo segnato. Io sono tranquillo. Sono migliorato piano piano, sapevo che sarebbe stato diffcile ma con il passare del tempo sto arrivando al 100% della condizione. In Italia tutte le squadre sono forti. Per me è importante che la squadra vinca poi i gol arriveranno, ogni partita che gioco mi lascia qualcosa. Io con Pasqual? Io faccio quello che vuole il mister, potrei giocare più avanti con Pasqual dietro ma deve decidere solo lui. Inter e Juve sono le squadre più forti, per tutte le squadre è difficile giocare a Torino. Noi non siamo meno forti della Juve, siamo diversi. In Italia tute le squadre sono difficili da incontrare. L'olimpico porta fortuna? Io credo solo in Dio ma se mi dite che porta bene ci credo”.

OSVALDO - Grazie Firenze

A margine della conferenza stampa di presentazione tenuta a Bologna, Pablo Daniel Osvaldo ha dichiarato: "Saluto tutto il popolo fiorentino e tutti i tifosi della Fiornetina, e auguro il meglio possibile a tutti per questa stagione e per il futuro. Per l'episodio di Lecce chiesdo ancora scusa al tifoso protagonista dell'accaduto e poi ci siamo chiariti. Francamente non ho rimpianti e sono felice della scelta del Bologna". Intanto, il giocatore italo-argentino ha scelto anche il nuovo numero di maglia: avrà il 99.
A margine della presentazione di Pablo Daniel Osvaldo, il ds del Bologna Fabrizio Salvatori ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Preferisco non rivelare i dettagli dell'operazione, siamo soddisfatti che tutto sia andato per il meglio. La Fiorentina si è comportata per il meglio, spingendo per Bologna anche quando il West Ham è tornato alla carica. Pazzini? Lo ha spiegato anche il giocatore, è stata una sua scelta quella di andare alla Sampdoria e va rispettata. Almiron? Non ci sono novità, è un giocatore interessante come ce ne sono tanti nella Fiorentina. Non credo che ne arriveranno altri a Bologna poi non si sa mai, la rosa viola è ampia soprattutto in difesa, a centrocampo e sugli esterni e sono tutti giocatori importanti".

martedì 20 gennaio 2009

OSVALDO è del Bologna

Era nell'aria da alcuni giorni, oggi finalmente l'ufficialità. Daniel Osvaldo è ufficialmente un giocatore del Bologna. Il giocatore è stato ceduto alla società della famiglia Menarini a titolo definitivo per una cifra pari a 7 milioni di euro. Ricordiamo che l'ex attaccante viola non potrà debuttare domenica prossima in campionato perchè dovrà ancora scontare la seconda giornata di squalifica inflitta durante la partira casalinga con il Lecce. Il giocatore sarà presentato domani nel centro sportivo Niccolò Galli alle ore 11. Osvaldo, nato a Buenos Aires (Argentina) il 12 gennaio 1986, lascia la società gigliata dopo due anni. Ricorderemo sempre le reti segnate a Torino, contro la Juventus (per lo storico 2-3 nei minuti finali) e contro il Torino nell'ultima giornata di campionato dello scorso anno quando, con una spettacolare rovesciata, regalò la qualificazione ai preliminari di Champions League.

JOVETIC - Temo Amauri e Nedved

A parlare oggi in conferenza stampa è stato il fantasista viola Stevan Jovetic. Queste le sue parole: "Contro il Milan abbiamo giocato un'ottima partita, è arrivata la sconfitta ma una buona prestazione. Rigore su di me? Non so, Abbiati ha toccato anche la palla. Adesso ci aspetta un'altra partita difficile contro la Juve, non sarà facile ma ce la giocheremo. Penso di essere migliorato un po' ma posso dare ancora di più, Mutu è molto importante per noi. Nel secondo tempo contro il Milan ho giocato più indietro dopo l'ingresso di Bonazzoli e mi sono trovato niente. Spero di trovare presto il gol ma non voglio pensarci troppo, penso a giocare poi il gol arriverà. Sabato sera l'atmosfera è stata bellissima ma io non ho avuto timori particolari. Io e Pato giocatori del futuro? Spero di sì, lui è molto forte e ha segnato tanti gol, spero anch'io di iniziare presto. Con la Juventus ci aspettiamo un match molto difficile, la Juve è seconda in classifica ma anche noi siamo un'ottima squadra e puntiamo ai tre punti. I pericoli maggiori? Temo Amauri e Nedved. La vittoria dello scorso anno? Non c'ero ma l'ho rivista e so che con la Juve è la partita più importante. La mia esperienza finora la giudico positiva. Le partenze di Pazzini e Osvaldo? Non cambia molto per me, è arrivato Bonazzoli".

PRANDELLI MIGLIOR ALLENATORE 2008

Il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ha vinto l'oscar del calcio (sezione allenatore) per la stagione 2007/2008. “Ho con me uno staff tecnico straordinario e giocatori molto bravi, due ingredienti indispensabili per raggiungere un riconoscimento così prestigioso. Ora il difficile sarà ripetersi. Sono un tecnico molto fortunato, Firenze è difficile, ma generosa e ti aiuta sempre nei momenti particolari».
Prandelli era accompagnato dal Capitano viola Dainelli che commenta così la partita di sabato sera, il suo imminente rientro e l’addio a Giampaolo Pazzini: "La Fiorentina a San Siro ha giocato una buona partita e sulle decisioni arbitrali contro di noi credo che siano frutto del caso, altrimenti dovremmo smettere di fare questa mestiere. Ho voglia di rientrare in campo, visto che ormai è da un pezzo che sono fuori e farlo contro la Juve è stimolante, soprattutto se ripenso all'anno scorso». «Pazzini è un ottimo giocatore e noi abbiamo perso qualcosa in attacco, però sul piano personale lo capisco perché aveva voglia di tornare protagonista. L'ho sentito solo un attimo domenica dopo la partita, non era quello il momento migliore per parlare vista la contestazione».

lunedì 19 gennaio 2009

DELLA VALLE - Meritiamo rispetto

A 48 ore dal match di Milano, torna a parlare il patron viola Diego Della Valle che punta ancora il dito contro gli arbitri chiedendo maggior attenzione per evitare "errori macroscopici" che nelle ultime partite "sono costati ai viola sei punti". "Sono molto preoccupato in senso costruttivo per quello che ci è capitato con gli ultimi arbitraggi. Chiediamo, nel rispetto degli arbitri, che abbiamo sempre avuto, una grande attenzione per gli arbitraggi futuri. Noi puntiamo alla Champions, ma non possiamo più permetterci di vedere - aggiunge - errori, che ritengo compiuti in buona fede, che ci hanno però creato grandi problemi".

COSMI - L'assenza di Mutu pesa

E' intervenuto ai nostri microfoni, durante la diretta di oggi, Serse Cosmi. L'ex allenatore di Udinese e Brescia sabato sera era a San Siro a seguire la gara dei viola ed ha commentato: "Sinceramente Milan-Fiorentina non è stata una bellissima partita. Mi aspettavo qualcosa in più soprattutto dal Milan che sta attraversando un momento difficile. La Fiorentina avrebbe potuto ottenere un risultato positivo se fosse riuscita ad essere più incisiva. Secondo me lo scorso anno i viola erano più brillanti di adesso però bisogna considerare anche l'assenza fondamentale di Mutu. Melo è stato il migliore in campo. Ha un fisico prorompente ed ottimi piedi, uno di quei giocatori che tutti vorrebbero in squadra. Jovetic invece ha fatto buone cose ma un paragone con Pato è impossibile da fare, sono simili solamente per l'età. Liverani per la Fiorentina era un giocatore importante che secondo me avrebbe potuto fare coppia con Melo e Montolivo. L'unico problema forse riguardava lo schema di gioco, con Liverani in campo devi far passare il gioco dai suoi piedi, anch'io a Perugia ho avuto questo problema. Però lui è molto bravo a dettare i tempi di gioco".

domenica 18 gennaio 2009

MILAN 1 - FIORENTINA 0

La Fiorentina esce da San Siro con una sconfitta di misura. L'uno a zero segnato da Pato al 7'' del primo tempo lascia l'amaro in bocca per una buona prestazione e per un risultato sicuramente bugiardo. Una bella Fiorentina che ha saputo giocare a calcio in casa del Milan, una Fiorentina che ha creato molto imponendo, per lunghi tratti della partita, il proprio gioco. Forse è mancato un pò del guizzo finale di Gilardino, forse Jovetic non è proprio il sostituto ideale di Mutu (anche se ieri ha giocato un'ottima partita)...sicuramente Rosetti non era in serata positiva. E' successo tutto nel primo tempo quando, tra l'illusione del rigore, poi negato, per fallo su Jovetic, la Viola ha subito un diagonale pazzesco di Pato dopo una serie fortunata di carambole. Mister Prandelli esce dalla "scala del calcio" soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori:"Siamo andati male sul cross, abbiamo perso ordine e Pato è riuscito a trovare il palo lontano e ha fatto gol. Avremmo meritato molto, molto di più, abbiamo fatto una partita importante, i ragazzi sono stati generosi contro un forte Milan. Sul rigore all'inizio ho avuto la sensazione che non ci fosse, però l'arbitro non può cambiare troppo spesso parere. Quello su Montolivo invece mi sembrava ci fosse. Certo che se una squadra non protesta non deve essere un segnale che un rigore non c'è. Qualcosa c'è mancato e nel secondo tempo quando abbiamo manovrato di più Jovetic ha avuto un po' di difficoltà anche se è un talento che avrà futuro. Montolivo ha fatto una grande partita, aveva la responsabilità della fascia ed è andato molto bene. La Fiorentina con il Lecce mi auguro che non si riveda più, adesso fatemi digerire questa sconfitta e poi ripartiamo per giocare a Torino. Abbiamo giocato una buona prestazione ma siamo a casa senza punti"
A chiudere le dichiarazioni della dirigenza viola è stato il presidente onorario Diego Della Valle che ha commentato: "La nostra squadra ha giocato molto bene, il punteggio era importante, ma ancora di più lo era il comportamento della squadra. Adesso però mi farebbe piacere se Rosetti si riguardasse la partita da solo e poi ci facesse sapere in tutta tranquillità come ha arbitrato. Noi però parliamo solo di calcio giocato. Adesso abbiamo una serie di partite difficili e poi le avranno gli altri".

sabato 17 gennaio 2009

FIORENTINA 4 - ANCONA 2

Alberto Bollini, tecnico della Fiorentina primavera, commenta così la vittoria con l’Ancona: “Un successo strameritato, abbiamo avuto tante occasioni da gol. Bastano i 15 calci d’angolo battuti a spiegare come è stata la partita. Dopo il 2-1 dell’Ancona temevo contraccolpi, invece abbiamo reagito bene. Il nostro girone d’andata è stato positivo, stiamo migliorando soprattutto sulle palle inattive. Romizi ha subito un infortunio alla spalla, speriamo si tratti solo di una lussazione e non di una frattura. I giocatori pronti per la prima squadra? Per me lo sono tutti, cerco di lavorare perché ognuno si senta orgoglioso di indossare la maglia viola. Ho ceduto volentieri Seculin a Prandelli. Se Mazuch se ne andrà per giocare in una prima squadra, vorrà dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Adesso dobbiamo recuperare i nostri attaccanti, che hanno tutti qualche problemino fisico”.

venerdì 16 gennaio 2009

PRANDELLI - oggi in conferenza

Alla vigilia dell'importante partita a San Siro contro il Milan mister Cesare Prandelli presenta la partita: “Mi auguro che siano distratti dalle voci di mercato ma penso di no. Noi vogliamo fare una bella prestazione, Frey e Gamberini speriamo di recuperarli al 100%. Non credo che Gilardino sia sacrificato senza Mutu. Per la partita di Lecce mi prendo tutta la responsabilità, ho sbagliato la preparazione del pre-gara e cercherò di non commettere più questo errore. I giocatori fanno la differenza solo se ci sono grandi motivazioni. Per Pazzini ci dispiace perchè abbiamo passsato quattro splendidi anni ma avrei voluto sentire da lui un ringraziamenti ai tifosi e alla città poiché è stato coccolato da tutti. E' normale da un parte di un giocatore, quando si sente di avere poco spazio, pretendere qualcosa di più, ribadisco che servono le motivazioni anche per giocare solo 20 minuti. Stiamo preparando bene questa partita, conosciamo le difficoltà, so che soffiremo tanto ma dovremmo sfruttare tutte le occasioni. Bonazzoli può dare molto, lo conosco bene e quando sarà chiamato in causa non deluderà. Pato? Ha qualcosa in più di Jovetic perchè gioca da più tempo in Italia comunque sono due giocatori diversi, Pato ha più profondità Jovetic ha più fantasia. Lo stadio nuovo? Io sono abituato a raggiungere le mete a piccoli passi, aspetto ancora i campini. Il Milan è una grande squadra, dobbiamo essere bravi ad enfatizzare i loro difetti. La disposizione non conta è un problema di ordine e equilibrio bisogna cercare di tenere la squadra corta solo mettendo in pratica il concetto di squadra possiamo fare risultato. Gilardino l'ho lasciato tranquillo, lui ha voglia di far bene ma dobbiamo stare attenti perchè spesso la troppa voglia può far sbagliare. Io voglio vedere un squadra che faccia una bella prestazione. L'offerta per Kakà? Quando leggi queste notizie ti mettono in difficoltà perchè in un periodo in cui si pensa di rimettere a posto i costi queste proposte fanno riflettere. Bonazzoli è convocato".

giovedì 15 gennaio 2009

MONTOLIVO - "Sono importante ma non indispensabile"

Dopo il turno di squalifica scontato contro il Lecce, Riccardo Montolivo, è tornato a disposizione di Mister Prandelli. Oggi si è presentato in sala stampa in vista della prossima partita di campionato contro il Milan e della partenza di Pazzini: “La cessione di Giampaolo l’abbiamo presa male perché ci mancherà un giocherellone negli spogliatoi. Però siamo contenti per lui. Qui ha giocato poco e com’ è normale che sia non si è trovato bene. Alla partita contro il Milan ci arrivo con tanta rabbia. Abbiamo voglia di dimostrare che la Fiorentina non è quella vista contro il Lecce. Possiamo raccogliere punti solo se giochiamo da Fiorentina. Siamo sempre gli stessi anche dopo la sconfitta di domenica, non ci siamo ridimensionati. Non penso che solo una partita ci possa far cambiare idea, è stato solo un incidente di percorso. Mi sento più esperto che giovane. Ho fatto moltissime partite con la maglia viola, anche se la gioventù è una cosa importante in questa squadra. Credo di essere un giocatore importante per la Fiorentina, ma non indispensabile. E’ già successo di giocare con Jovetic, se Cesare decidesse di impiegarlo dal primo minuto, non ci sarebbero problemi. La differenza tra me e Pazzini è che io ho avuto più modo di giocare. Il problema non dipende dal carattere ma da chi si è trovato davanti, prima Toni e poi Gilardino. Adesso sto bene, sono contento di essere tornato a livelli importanti. Ad inizio anno non è stato un momento facile per me, ma ne sono uscito bene. Dopo il ritiro la squadra sta bene, abbiamo lavorato tanto. Già sabato sera si vedrà. L’obiettivo è quello di fare una grande partita. Non ci possiamo permettere di compiere errori. Il Milan è una grandissima squadra che ha qualità in tutti i reparti soprattutto in quello offensivo. Non sarò emozionato di trovarmi davanti Beckham ho già giocato contro Ibrahimovic ed altri campioni.”

mercoledì 14 gennaio 2009

PAZZINI alla Samp

La Fiorentina comunica il trasferimento a titolo definitivo delle prestazioni sportive dell'attaccante Giampaolo Pazzini all'UC Sampdoria. Nell'ambito della stessa operazione, la Fiorentina ha acquisito dalla Sampdoria, a titolo temporaneo con diritto di riscatto, le prestazioni sportive dell'attaccante Emiliano Bonazzoli (1979) che sarà presentato alla stampa questo pomeriggio alle ore 16:00 presso la Sala Conferenze dello Stadio Franchi.