LE NEWS


- LA LUNGA SOSTA
La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

domenica 2 maggio 2010

MILAN-FIORENTINA 1-0

Finisce 1-0 la sfida a San Siro con il Milan. Una partita giocata a ritmi blandi da entrambe le squadre. Non è un Milan aggressivo e la Fiorentina non ha le motivazioni giuste per imporsi sul campo. Il campionato dei viola è terminato la scorsa domenica, la gara di San Siro non aveva molto da offrire per la classifica. A Firenze c'è chi è pronto a fare i processi e chi è pronto a voler cambiare allenatore.
Noi siamo sicuri che questa sia stata un'annata storta, come possono capitare. Benissimo in Champions con tante soddisfazioni e bei ricordi, fallimentare o quasi in campionato. Nessun pessimismo, nessun ridimensionamento. Dobbiamo andare avanti con questa squadra (con i due-tre innesti promessi da Della Valle) e con questo allenatore. Prandelli, oltre al grande uomo, è un grande allenatore e deve rimanere a Firenze. Basterà poco per far tornare alto l'entusiasmo. Ci aspettiamo, però, di vedere in questo due ultime partite di campionato qualche giovane. Pensiamo a Babacar, Carraro, Aja, Ljiaic, Keirrison, Bolatti e altri primavera. E' bene che Gilardino si riposi visto l'imminente mondiale. Puntiamo sui giocatori del domani, non per accantonare gli altri, ma per sfruttare queste ultime due gare (che non hanno niente da chiedere dalla classifica) per vedere chi davvero potrà stabilizzarsi in prima squadra nella prossima stagione.
Tornando sulla partita di ieri, riportiamo le parole di Cesare Prandelli:"Siamo partiti anche bene c'è mancato lo spunto importante ma abbiamo corso fino alla fine in una partita che non avremmo meritato di perdere. Secondo me il rigore Per è entrato scomposto ma prende la palla. Nel dubbio quest'anno ci danno sempre contro. Abbiamo dimostrato di essere attaccati alla maglia per cinque anni, questa sera la squadra è stata attenta, abbiamo giocato bene. La querelle fra Andrea Della Valle e Gila è passata adesso dobbiamo pensare alle ultime partite. Il presidente è attaccato a noi, ci tiene e resta un riferimento per tutti noi. Per diventare grandi bisogna saper accettare certe cose e saper rispondere sul campo. In questo momento avremmo bisogno di più freschezza, arriviamo bene sulla trequarti ma non chiudiamo altrettanto. Lo abbiamo fatto nei primi mesi, adesso un po' meno".