LE NEWS


- LA LUNGA SOSTA
La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

sabato 31 gennaio 2009

IVANOVIC - storia di una trattativa difficile

Il fidanzamento fra Branislav Ivanovic e il calcio italiano è datato giugno 2004 quando il serbo, allora ventenne, perse la finale dell´europeo di categoria contro l´Italia. Molti osservatori nostrani annotarono il nome di questo centrale slavo di 188 centimetri per 84 chili sui propri taccuini, nonostante a cinque minuti dal termine perse il diretto avversario, Alberto Gilardino, che mise in rete il 3-0 definitivo. Da quel giorno l´Ofk Belgrado, che lo aveva appena prelevato dallo Srem (la squadra della cittadina di Sremska Mitrovica dove è nato, il 22 febbraio del 1984, e cresciuto) ricevette molte telefonate dal nostro Paese. Ma alla fine il fidanzamento non si è mai concretizzato e il matrimonio venne celebrato nell´estate del 2006 con la Lokomotiv Mosca, che se lo aggiudicò per un milione di euro. In quel momento Ivanovic aveva già debuttato con la nazionale maggiore serba. Nel campionato del suo Paese Ivanovic si alternava come difensore centrale e laterale di destra, addirittura in alcune occasioni veniva impiegato anche da centrocampista davanti alla difesa. In Russia il serbo si è invece specializzato da centrale adattandosi perfettamente anche grazie all´aiuto di un suo connazionale, Slavoljub Muslin, tecnico dei moscoviti nei primi mesi successivi all´arrivo di Ivanovic. Una figura importante questa, che il giocatore non ha trovato al Chelsea, quando al suo arrivo, nel gennaio 2008 per una cifra intorno ai 14 milioni di euro, ha faticato molto ad inserirsi, dovendo fronteggiare, fra l´altro, un brutto infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutto il finale della scorsa stagione. Fisicamente longilineo potente, molto forte di testa, sia in fase difensiva che offensiva, Ivanovic ama l'anticipo, che prova spesso, e uscire a testa alta dalla propria area palla al piede, cosa che cerca di fare ogni volta gli si presenti l´occasione, confidando molto nelle proprie capacità tecniche che sono discretamente buone e di cui, talvolta, abusa. Al Chelsea Ivanovic non si è inserito e, avendo davanti centrali del calibro di Terry, Carvalho e Alex, non è riuscito a trovar spazio, non catturando mai l´attenzione di Felipe Scolari. Anche il rapporto con i tifosi blues non è praticamente mai sbocciato, sfociando ben presto nell´indifferenza reciproca. Ivanovic a Londra fa vita piuttosto riservata: campo e casa, senza particolari concessioni al gossip o alla vita mondana in compagnia dei celebri compagni, predilige la maglia numero due, che alla Fiorentina indossa Kroldrup ed ha una predilezione per la cucina italiana, di cui a Firenze, rispetto a Mosca e Londra, potrà senz´altro assaggiare piatti più fedeli alla tradizione. Nella sua carriera ha vinto una coppa di Russia con la Lokomotiv e si è posto due obiettivi fondamentali: diventare uno dei difensori più forti del continente (nel 2007 è stato inserito dall´Uefa nell´Under 21 ideale della fase finale disputata in Olanda) e vincere uno scudetto. Poteva farlo col Chelsea ma, volendolo conquistare da protagonista, ha fatto la più coraggiosa delle scelte, accettare la corte della Fiorentina.

Nessun commento:

Posta un commento