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- LA LUNGA SOSTA
La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

domenica 25 gennaio 2009

DELLA VALLE - Sono disgustato dagli arbitri

Saccani, la goccia. E il vaso viola trabocca. Venti minuti dopo i tre fischi, il presidente viola Andrea Della Valle chiama Sky. E' uno sfogo senza frontiere. «Scusate — parte —, non è mia abitudine: ma noi non ce la facciamo più». E porta in diretta la rabbia di una città che si sente ferita. «Intanto faccio un applauso ai miei giocatori — dice il presidente viola —, sono stati fantastici e questo dimostra che il nostro progetto è concreto e va avanti. Però sono indignato per quello che ho visto anche questa sera, perché sono varie partite che capita così. Avevamo chiesto attenzione arbitrale. Niente. Sono disgustato, siamo indignati: ci sono state situazioni nette che vedrebbe anche un bambino. Non si può continuare così, vogliamo una spiegazione: noi, i giocatori, la città. E' doverosa. Non ne possiamo veramente più. Non faremo iniziative particolari, ma lunedì pretendiamo una spiegazione da Collina sul perché sta succedendo tutto questo. Magari prenderemo certe decisioni, ma Collina, che è persona intelligente, ci spieghi pubblicamente queste cose eclatanti. Non è possibile che dopo Palermo ci succeda tutto questo, non me lo spiego: siamo tornati ai tempi cupi? Non so. Non si può essere colpiti così. La città merita una risposta. Pubblica». Silenzio e summit
E Prandelli? L'avete visto Prandelli? L'uomo razzo. Jovetic va giù e lui schizza su. Decolla. E' rabbia. Forse sfogata nel rientro verso gli spogliatoi. A fine gara il tecnico resta chiuso quasi un'ora nello stanzone coi giocatori: summit, per far sì che i ragazzi non perdano né autostima e né motivazioni. Nè l'uno e né gli altri parlano: è silenzio stampa polemico. Poi si vedrà. Lista nera
Nel pianeta viola c'è una lista degli errori/orrori. E parte proprio nella giornata successiva a quel gol di mano di Gilardino a Palermo. Nona giornata, Fiorentina-Inter: niente rigore per fallo in area di Burdisso su Pazzini. Decima giornata, Siena-Fiorentina: niente rigore quando Zuniga travolge Donadel. Quattordicesima, Roma-Fiorentina: rigore non dato per fallo di Juan su Gilardino e sulla spinta di Cassetti a Mutu. Diciottesima giornata, Fiorentina-Lecce: due gol dei pugliesi reputati in fuorigioco. Diciannovesima, Milan-Fiorentina: niente rigore per fallo di Favalli su Montolivo. Poi, ieri sera. «Non si può essere colpiti in maniera così, sono tre gol! Oggi quello non dato a Gilardino, due domeniche fa quelli in fuorigioco dati al Lecce. Mi auguro davvero che Collina ci spieghi questo atteggiamento che dura da varie partite, sono cose eclatanti. Non ne possiamo veramente più. La pazienza è arrivata a un limite, l'avevamo detto anche in settimana di avere più attenzione e buon senso: è naturale che tutto ciò avvenga in buona fede, ma la nostra città e la nostra squadra meritano rispetto, cosa che non sta avvenendo dal famoso gol di mano di Gilardino al Palermo. La mia squadra è stata costruita per lottare per i posti Champions, e non si può essere colpiti così duramente. Sono disgustato » fa Andrea Della Valle. E Firenze con lui. Tutta.

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