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- LA LUNGA SOSTA
La prossima sfida in programma sarà il 6 gennaio 2011 quando i viola saranno impegnati a Bologna contro la squadra di Malesani

domenica 21 febbraio 2010

FIORENTINA-LIVORNO 2-1

Torna a vincere la Fiorentina e lo fa con grande fatica e con il ritrovato gol di Alberto Gilardino che non segnava davvero da molto tempo. Il Livorno che arriva al Franchi è determinato e pronto ad una battaglia. La squadra di Prandelli si presenta con la formazione migliore perchè Prandelli l'aveva detto che sarebbe voluto tornare alla vittoria.
La Fiorentina va in svantaggio, rischia ma alla fine fa suo il derby toscano battendo 2-1 in rimonta il Livorno. I viola soffrono, subiscono gli avversari soprattutto nel primo tempo, poi crescono alla distanza e tornano alla vittoria dopo sei gare: l'ultimo successo risale infatti allo scorso 10 gennaio. Gilardino torna al gol dopo la doppietta rifilata al Siena lo scorso 6 gennaio. Il Livorno ha invece giocato in 10 dal 22' della ripresa per l'espulsione di Rivas. La Fiorentina affida a Gilardino, supportato da Marchionni, Jovetic e Vargas, il compito di invertire la rotta dopo la fresca ed ancora bruciante sconfitta di Monaco, ma anche dopo il punto conquistato nelle ultime 5 gare in campionato dai viola. Il Livorno risponde riproponendo la coppia d'attacco Lucarelli-Tavano, con Bergvold in tribuna e Mozart e Marchini in campo. Ne nasce un primo tempo sostanzialmente noioso, illuminato da qualche lampo a romperne la monotonia. La Fiorentina si propone di più in avanti, ma senza graffiare, il Livorno controlla senza affanni, dimostrando di saper anche ribaltarsi in zona d'attacco quando gli si presenta l'occasione. E infatti, al 7', sono gli ospiti a sfiorare il vantaggio: Lucarelli si insinua in una difesa burrosa e colpisce la traversa con un destro a botta sicura. La Fiorentina si scuote e imposta la parte più brillante dei suoi primi 45': in sei minuti colleziona tre palle-gol, la prima con Jovetic al 12' su assist di Marchionni, ma il suo destro in corsa al volo viene deviato in angolo da Rubinho, la seconda un minuto più tardi con Marchionni che si presenta puntuale a tu per tu con Rubinho ma il suo destro al volo finisce di molto fuori bersaglio; infine, al 18', Gilardino, sugli sviluppi di un'azione d'angolo, tenta una rovesciata ma ancora Rubinho dice di no. Nel frattempo il Livorno, al 16', aveva inanellato la sua seconda occasione, con Frey bravo a respingere un diagonale di Marchini. Al 36' si sviluppa l'azione-principe del primo tempo: Rivas batte una punizione dal limite, in posizione centrale, la barriera viola si apre, il destro del difensore si infila nel varco e supera Frey. Livorno avanti, viola sempre più risucchiati verso il basso. Nella ripresa la Fiorentina sembra riuscire ad alzare un po' il ritmo, ma nemmeno l'ingresso dal 1' di Ljajic (per Pasqual) e al 9' di Zanetti, al rientro dopo l'infortunio, al posto di Bolatti riescono a imprimere la svolta alla gara. Perché se la Fiorentina cerca di farsi più intraprendente, anche il Livorno cresce nella fase di contenimento ed azzera i rischi. La gara procede senza squilli fino al 17', quando Vargas raccoglie una respinta di Rubinho e con un sinistro violentissimo da fuori batte il portiere e sigla l'1-1. Poi il match si impenna: al 22' un presunto fallo su Moro non segnalato da Celi scatena le proteste livornesi, con Rivas che viene espulso e Vargas che colpisce con una testata Marchini: veemente la reazione del livornese, ma Celi non dà segno di accorgersene. La Fiorentina innesta la quinta, facendo leva sul vantaggio numerico. E Prandelli la asseconda inserendo Keirrison al posto di Marchionni. Al 31' Gilardino impegna Rubinho con una conclusione ravvicinata, e al 33' lo supera, con un preciso colpo di testa su assist di Vargas. Insieme al vantaggio, la Fiorentina ritrova coraggio e fiducia, ma anche il Livorno continua a battersi indomito, anche se nella ripresa solo in un paio di occasioni riesce a farsi pericoloso. Come in occasione di un sospetto rigore, al 38', per una spinta in area di Natali ai danni di Lucarelli. Ma Celi lascia correre. La partita si chiude con le ultime due occasioni viola (Rubinho dice di no a Ljajic e Gila sbaglia di poco la mira), e ora la Fiorentina può cominciare a pensare al recupero col Milan che la attende già mercoledì

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