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sabato 28 febbraio 2009

PRANDELLI - a fine anno deciderò il mio futuro

E' un Prandelli duro, amaro, quello che si è presentato oggi in sala stampa alla vigilia del match di Reggio Calabria. Prandelli torna sull'uscita dalla coppa Uefa e analizza il momento della squadra. Interessanti le sue considerazioni sul suo futuro a Firenze (se interpretiamo le sue parole) adesso non così certo. Queste le sue parole: "Il morale è basso, almeno personalmente. Però dobbiamo andare avanti e aver la forza di ricominciare con la determinazione giusta. Se vogliamo rileggere le analisi a livello nazionale ho visto una critica giusta, che ha parlato di una sconfitta sfortunata dovuta ad un rimpallo mentre a Firenze invece vogliamo distruggere 4 anni di calcio, c'è tanta roba e stiamo autodistruggendo e io non ci sto. Rifarei i cambi, perchè l'assetto della partita non è cambiato, Donadel era ammonito e aveva rischiato un paio di volte di essere espulso, Almiron ha sbagliato perdendo palla ma a 60 metri dalla porta. Se i miei cambi devono essere giudicati in questo modo preferisco prendermi i 3 anni e mezzo di successi. Questo può pregiudicare le mie valutazioni sul futuro, detto questo chiaramente la squadra farà il massimo per chiudere alla grande la stagione. Anche sulle prestazioni della squadra è stato detto tanto, mentre noi abbiamo fatto 45 punti giocando bene, eccetto le ultime partite. In una città che si vuole autoditruggere io non ci sto e a fine anno faremo le valutazioni. La voglia di vincere ci deve essere, ce l'abbiamo tutti ma non può sfociare in aggressività. Ho sempre detto che ci vogliono 6-7 anni per diventare competitivi ad alto livello, siamo al quarto anno. In Italia non c'è un calcio lineare, c'è un calcio schizofrenico. I ragazzi sono pronti ad un'altra trasferta lunga e troveremo un ambiete difficilissimo, una squadra che darà tutto. Bonazzoli sta bene, lo ha dimostrato anche domenica. L'obiettivo? Se la Fiorentina ha un budget che, dati alla mano, la pongono al sesto-settimo posto, se arriviamo prima di qualche squadra che sta avanti a noi è un miracolo, ha ragione Corvino. Il problema è che c'è troppa aspettativa. Io sono convinto al 100% che questa squadra ha una grandissima aspettativa, ma se ti trovi a combattere con società molto più forti economicamente c'è un limite a tutto, forse Firenze non accetta il limite. Dell'esperienza europea mi è rimasto il fatto di aver approcciato con la mentalità giusta le partite, questa squadra a livello europeo ha cercato di fare calcio vero ma per alcuni episodi siamo rimasti incompiuti ma dobbiamo lavorare su questo che è una base importante. I tifosi ci hanno seguito dovunque ed hanno sempre una grande obiettività. A Reggio sempre pareggio? Speriamo anche domani".

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